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Ecografia Muscolo Tendinea
Le lesioni muscolo-tendinee rappresentano gli infortuni più frequenti durante la pratica sportiva: il 31% del totale, responsabili di una quota variabile tra il 20 ed il 37% del tempo totale di indisposizione dell'atleta.
Secondo Ekstrand (AJSM, 2011) la percentuale di recidive si attesta attorno al 13%.
L'elevata frequenza di infortuni muscolari, l'alta probabilità che essi possano ripetersi e la possibilità di evoluzione sfavorevole richiedono un'adeguata diagnosi ed un corretto trattamento .
Dal punto di vista diagnostico assume un ruolo fondamentale una corretta valutazione clinica, associata ad una indagine radiologica mirata.
Tra gli esami strumentali più indicati in presenza di una sospetta lesione muscolare certamente svolge un ruolo primario l'ecografia.
Si tratta di una metodica diagnostica non invasiva che utilizza onde sonore ad alta frequenza, gli ultrasuoni, per visualizzare i tessuti dell’apparato scheletrico, in particolare i muscoli, i tendini ed i legamenti, ma anche gli organi viscerali. E’ una indagine incruenta, indolore, ripetibile a distanza di tempo, dai costi contenuti e senza alcuna controindicazione.
L'ecografica consente di:
- identificare la lesione, definendone l'entità e la sede, così da definirne la prognosi;
- effettuare un monitoraggio, anche attraverso prove dinamiche;
- valutare la qualità del processo di guarigione.
Per effettuare l'indagine ecografica e' opportuno attendere almeno 48 ore dopo l'infortunio.
Responsabile della diagnostica strumentale è la Dottoressa
Paola Maccalli.